Per operare su destinazioni estere, una compagnia aerea deve disporre dei diritti di traffico dello Stato in questione. Generalmente, i singoli Paesi si accordano reciprocamente questi diritti di traffico nell’ambito di accordi bilaterali sul trasporto aereo. La Svizzera ha stipulato accordi di questo genere con oltre 150 Stati.
Per poter offrire voli verso destinazioni estere, una compagnia aerea dev’essere titolare dei diritti di traffico dello Stato in questione. Tali diritti sono rilasciati dai singoli Stati nel quadro di accordi aerei bilaterali. Finora la Svizzera ha concluso accordi con più di 150 Paesi. Essi contengono disposizioni relative alle compagnie aeree, ai rapporti di proprietà, alle frequenze e alle capacità ammesse.
A seconda della disponibilità e degli interessi del Paese firmatario, i contenuti degli accordi sono attualmente assai diversi. Fino a poco tempo fa, gran parte di essi prevedeva che i dirit ti di traffico potessero essere esercitati soltanto da compagnie aeree di proprietà di uno Stato o di cittadini dello Stato firmatario.
Nel corso dei negoziati relativi agli accordi bilaterali, da anni le autorità svizzere mirano alla sostituzione di questa clausola limitativa di «Ownership-and-Controll» con il criterio più liberale, incentrato sulla sede principale della compagnia, del «Principal Place of Business». Questo principio è ormai sempre più diffuso a livello internazionale; pertanto non saranno più determinanti i rapporti di proprietà di una compagnia aerea ma unicamente il luogo dove es sa ha la propria sede commerciale principale.
In particolare a seguito della ripresa di Swiss da parte di Lufthansa diversi accordi aerei hanno dovuto essere rinegoziati. In singoli casi è bastata una dichiarazione secondo cui lo Stato interessato considera valido l’accordo nonostante i mutati rapporti di proprietà. L’accordo bilaterale con l’Ue, stipulato nel 2002, che garantisce alle compagnie aeree elvetiche l’accesso indiscriminato a tutte le destinazioni all’interno dell’Unione, è stato ampiamente liberalizzato. Anche i cittadini di Stati membri dell’Ue sono equiparati ai cittadini svizzeri per quanto riguarda la possibilità di possedere imprese aeronautiche in Svizzera. Una compagnia come Swiss, controllata da cittadini di uno Stato membro dell’Ue, sarà pertanto considerata anche in futuro una compagnia svizzera, autorizzata in virtù dell’accordo bilaterale con l’Ue ad atterrare indiscriminatamente su tutti gli aeroporti degli Stati membri dell’Ue.
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