Contaminazione da urea del carburante per l'aviazione
Nel settore aeronautico una qualità ineccepibile del carburante degli aeromobili è una condizione fondamentale per evitare qualsiasi fluttuazione del regime del motore, se non addirittura, in alcuni casi, il suo arresto, che potrebbe avere conseguenze disastrose.
Prima di raggiungere il serbatoio (o i serbatoi) di un aereo, il carburante passa di solito attraverso vari luoghi di stoccaggio e percorre molti chilometri dalla raffineria al motore del velivolo. Nel corso di questo viaggio verrà sottoposto regolarmente a controlli (visivi, fisici o chimici) e filtrato per individuare al più presto qualsiasi impurità. Qualora ve ne fossero, i filtri ne tratterranno una gran parte, così da garantire la qualità del carburante necessaria.
In generale la contaminazione del carburante è dovuta alla presenza di piccole particelle solide e/o di acqua derivante dalla condensazione che avviene all'interno dei serbatoi di stoccaggio esposti a variazioni di temperatura. È anche possibile che l'acqua sia presente sotto forma di miscela solubile con un'altra sostanza. In questo caso i filtri usuali delle stazioni di rifornimento non riescono a trattenere il 100 per cento della miscela solubile, con conseguente contaminazione a valle del carburante, ossia nei serbatoi dell'aeromobile.
Nell'estate del 2020 sono stati rilevati cristalli di urea sul filtro per l'Avgas 100LL nella stazione di rifornimento dell'aerodromo di Ecuvillens (LSGE). Simili cristalli sono stati ritrovati anche sul fondo dei serbatoi di alcuni aeromobili con base nello stesso aerodromo, il che indica che la contaminazione è passata attraverso il filtro in forma liquida e che i cristalli si sono formati in un secondo momento. Gli impianti di rifornimento e la maggior parte degli aeromobili coinvolti sono stati puliti accuratamente subito dopo l'incidente, prima di essere rimessi in servizio.
Figura 1 Due esempi di cristalli di urea trovati sul filtro e sul fondo del serbatoio di un aeromobile
Tutti gli aeromobili alimentati con Avgas 100LL (motore a pistoni) sono dotati di un filtro del carburante e pertanto l'urea o qualsiasi altra sostanza solida presente nel serbatoio non dovrebbe poter arrivare fino al motore. Quando il filtro comincia a intasarsi, il pilota riceve normalmente questa informazione nella cabina di pilotaggio (spia luminosa o altro). Nel caso in cui un filtro sia completamente saturo, ad esempio per la presenza di una quantità eccessiva di cristalli di urea, un bypass può attivarsi automaticamente su quasi tutti gli aerei, permettendo così al motore di continuare comunque a essere alimentato con il carburante contaminato.
Ad oggi, in Svizzera, non è stato segnalato nessun incidente legato a questo tipo di contaminazione.
L'origine di questa contaminazione da urea non è ancora nota, anche se sono al vaglio diverse piste. Il filtro per l'Avgas 100LL della stazione di rifornimento in questione era conforme ai requisiti aeronautici, pertanto i cristalli di urea ritrovati a valle del filtro si sono sicuramente formati dopo averlo attraversato, probabilmente a causa della lenta evaporazione della miscela liquida (acqua e urea) all'interno del serbatoio dell'aereo.
Visti l'origine sconosciuta e il tipo poco comune di questa contaminazione, si giustifica in modo particolare la pubblicazione di questo SAND a scopo informativo. Nel caso in esame è stato interessato solo il carburante Avgas 100LL.
L'urea è una sostanza presente in particolare nell'urina, ma anche in un additivo per diesel usato per ridurre le emissioni di NOx nei motori di alcuni veicoli (AdBlue). L'urea è utilizzata anche nelle operazioni di raffinazione del petrolio.
Gli impianti di rifornimento e i serbatoi degli aeromobili con base nell'aerodromo in questione sono stati puliti immediatamente dopo aver scoperto la contaminazione. Inoltre, quasi tutti i piloti degli aeromobili senza base in questo aerodromo che avevano fatto rifornimento nella stazione contaminata nell'arco di tempo interessato sono stati informati della problematica. Ad oggi diversi aeromobili non sono però ancora stati individuati.
Va notato che è molto probabile che gli aeromobili con base nell'aerodromo in questione siano stati i più contaminati a causa dei rifornimenti più numerosi e regolari fatti presso la stazione locale.
Il fornitore di carburante è stato informato della contaminazione. L'origine della contaminazione rimane sconosciuta.
A titolo preventivo è importante sensibilizzare il settore aeronautico su questa particolare problematica così da poter rilevare con sufficiente anticipo un'eventuale nuova contaminazione e cercare di identificarne l'origine.
Per senso di responsabilità e per la prossima revisione tecnica del proprio aeromobile, ogni pilota che ha fatto rifornimento con Avgas 100LL all'aerodromo di Ecuvillens tra il 25 ottobre 2019 e il 17 settembre 2020 dovrebbe informare l'officina di manutenzione di una possibile contaminazione sul fondo dei serbatoi e a livello dei filtri. In caso di ritrovamento di cristalli, l'UFAC deve essere informato attraverso i canali abituali (Occurrence Reporting).