Già nel 2009 l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (International Air Transport Association; IATA), in qualità di rappresentante mondiale dell’aviazione, ha deciso di dimezzare entro il 2050 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2005. Da allora sono stati illustrati diversi approcci per raggiungere e persino superare tale obiettivo.
Nel 2016 l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (International Civil Aviation Organization; ICAO) ha adottato una strategia che consente, a partire dal 2020, un’ulteriore crescita del settore aeronautico senza aumentare le emissioni di CO2 nonché un incremento annuo del 2% dell’efficienza entro il 2050.
Nel 2020 il rapporto «Waypoint 2050» del gruppo «Air Transport Action Group» ha illustrato tre opzioni per azzerare il saldo netto delle emissioni globali di CO2 nel trasporto aereo entro il 2065 al più tardi.
All’inizio del 2021, i rappresentanti delle compagnie aeree europee, aeroporti, costruttori e organismi di controllo del traffico aereo hanno presentato una strategia ancora più ambiziosa, denominata «Destinazione 2050». Essa illustra come raggiungere un bilancio netto delle emissioni pari a zero entro il 2050 su tutti i voli in partenza dall’Europa (UE, AELS, UK).
Anche i rappresentanti del settore aeronautico svizzero mirano a un saldo netto delle emissioni pari a zero entro il 2050, in particolare Aerosuisse, Swiss, easyJet, gli aeroporti nazionali di Zurigo, Ginevra e Basilea e la Swiss Business Aviation Association. A tal fine, è stata elaborata una roadmap per raggiungere un settore aeronautico sostenibile.
Queste iniziative hanno fatto da apri pista all’obiettivo a lungo termine dello zero netto emissioni CO2 entro il 2050 (Long Term Aspirational Goal of Net Zero CO2 Emissions 2050) adottato dall’ICAO nell'autunno del 2022 in occasione della 41esima Assemblea Generale. È ora compito degli stakeholder privati e pubblici concretizzare quest’obiettivo passo dopo passo.