Sistema di scambio di quote di emissioni

Sistema di scambio di quote di emissioni dell'Unione europea

Nel 2008 l’Unione europea (UE) ha deciso di includere dal 2012 nel suo sistema di scambio di quote (SSQE) le emissioni di tutti i voli in partenza da o in arrivo su aerodromi dello Spazio economico europeo (SEE; Paesi membri dell’UE con Islanda, Norvegia e Principato del Liechtenstein). Dal 2012, pertanto, gli operatori di aeromobili sono tenuti a consegnare diritti di emissione per tutti i loro voli che decollano dallo o atterranno nello SEE. Una parte dei diritti di emissione è assegnata loro gratuitamente in base alle tonnellate-chilometro (tkm) rilevate nell’anno di riferimento 2010. Dal 2012 alla fine del 2016 l’obbligo di partecipare al SSQE è stato limitato ai voli interni allo SEE nel quadro della regolamentazione «Stop the clock». L’UE intendeva in tal modo attendere l’adozione da parte dell’ICAO di uno strumento globale. Nel 2017 l'UE ha deciso di prolungare la limitazione del SSQE dell'UE ai soli voli interni allo SEE fino al 31 dicembre 2023.

Collegamento dei sistemi di scambio di quote di emissioni

La Confederazione ritiene che anche l’aviazione debba fare la sua parte nella lotta al riscaldamento climatico. L’accordo sul collegamento dei sistemi di scambio di quote di emissioni (SSQE) è stato firmato dalla Svizzera e dall’Unione europea nel novembre 2017. Dato che il SSQE europeo integra le emissioni del traffico aereo sin dal 2012, la Svizzera ha deciso di considerare questo genere di emissioni anche nel proprio sistema a partire dall’entrata in vigore del collegamento. Le opportune modifiche della legge sul CO2 vigente sono state adottate dal parlamento nella sessione d'autunno del 2018. L'accordo sul collegamento dei sistemi di scambio di quote di emissioni (SSQE) svizzero e dell'Unione europea è stato ratificato il 6 dicembre 2019 ed è entrato in vigore il 1° gennaio 2020. L'aviazione svizzera è quindi integrata al SSQE svizzero a partire da tale data.

 

Rilevamento dei dati concernenti le tonnellate-chilometro e le emissioni

Per preparare l’integrazione della navigazione aerea nel SSQE svizzero occorrono dati relativi alle tkm che consentono di calcolare l’assegnazione gratuita di diritti di emissione agli operatori di aeromobili e il tetto massimo (cap) svizzero per il traffico aereo, ossia la quantità disponibile di diritti di emissione. L’ordinanza concernente l’acquisizione di dati relativi alle tonnellate-chilometro effettuate dagli aeromobili è entrata in vigore il 1° luglio 2017. L’acquisizione dei dati si è svolta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018. A partire dal 1° gennaio 2020 gli operatori di aeromobili devono rilevare e dichiarare annualmente le loro emissioni di CO2 sulla base di un piano di monitoraggio inoltrato nel 2019 e approvato dalla Confederazione. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet della Commissione europea e dell'Ufficio federale dell'ambiente. 


Ulteriori informazioni

Ultima modifica 02.05.2022

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